Indennità di disoccupazione. Ancora in ritardo la NASPI. Chimienti: intervento urgente

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L'On. Silvia Chimienti interviene su FB riguardo al problema dell'erogazione dell'indennità di disoccupazione Naspi, che molti precari non hanno ancora percepito a causa dei ritardi dell'INPS

L'On. Silvia Chimienti interviene su FB riguardo al problema dell'erogazione dell'indennità di disoccupazione Naspi, che molti precari non hanno ancora percepito a causa dei ritardi dell'INPS

Il messaggio dell'On. Chimienti "Mentre è ormai ovvio che il Jobs Act non sta creando alcun posto di lavoro, diventa anche sempre più chiaro come gli ammortizzatori sociali non aiutino i tanti disoccupati creati dal Governo Renzi.

Nonostante le rassicurazioni da parte del Ministero del Lavoro sono ancora tante le domande di Naspi rimaste inevase, mentre alcuni, i più fortunati, si sono visti erogar e il sussidio di disoccupazione con parecchi mesi di ritardo.

Per migliaia di persone i ritardi nei pagamenti della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione introdotta dal Jobs Act dallo scorso 1° maggio, possono arrivare fino a quasi tre mesi mentre moltissimi altri disoccupati si ritrovano con la domanda ancora inevasa.

Quando la riforma del lavoro fu approvata definì la Naspi come una vera rivoluzione nell'ambito degli ammortizzatori sociali ma, allo stato attuale, l'unica rivoluzione è quella dei tanti lavoratori rimasti senza impiego che continuano ad attendere un sussidio di vitale importanza per il proprio sostentamento e quello della propria famiglia.

L'Inps ha giustificato questi imperdonabili ritardi come la causa del passaggio dalla vecchia Aspi e la Naspi, mentre il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Teresa Bellanova, all'inizio di agosto aveva dichiarato risolte tutte le problematiche relative all'erogazione. Il classico “scaricabarile” a cui il Governo ci ha abituato da tempo.

A farne le spese i lavoratori rimasti disoccupati, tra i quali anche i docenti precari che hanno terminato il contratto al 30 giugno e che sono, a tutt'oggi, ancora a bocca asciutta….il Governo, oltre a non aver curato la “supplentite”, lascia i precari per mesi senza alcun tipo di sostentamento!

E anche se qualcuno di molto famoso disse “stay hungry……….” il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione parlamentare, a mia prima firma, per chiedere al Ministero del Lavoro un intervento urgente che risolva questo problema che interessa, purtroppo, ogni giorno più lavoratori."

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