Calo demografico. In Italia i bambini fino a 14 anni sono 8,3 milioni: il 13,7% della popolazione

WhatsApp
Telegram

Diminuiscono in Italia le nascite in modo drastico: nel 2015 sono state 488mila, 8 per mille residenti, quindicimila in meno rispetto al 2014, toccando il minimo storico dalla nascita dello Stato italiano. Lo dice l'Istat che ha diffuso gli indici demografici.

Diminuiscono in Italia le nascite in modo drastico: nel 2015 sono state 488mila, 8 per mille residenti, quindicimila in meno rispetto al 2014, toccando il minimo storico dalla nascita dello Stato italiano. Lo dice l'Istat che ha diffuso gli indici demografici.

Oggi ogni donna fa in media 1,35 figli e per il quinto anno consecutivo c'è una riduzione della fecondità. L'età media delle donne al momento del parto è salita a 31,6 anni. 

Al primo gennaio 2016 la popolazione residente in Italia è pari a 60 milioni e 656mila unità, di cui 55 milioni e 602mila italiani con un calo di 179mila unità, e 5.054mila stranieri che aumentano di 40mila rispetto al 2015. L'Istituto sottolinea come nel complesso la popolazione residente sia calata di 139mila unità sempre rispetto allo scorso anno. Gli stranieri residenti in Italia al primo gennaio 2016 sono 5 milioni 54mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale. Rispetto a un anno fasi riscontra un incremento di 39mila unità. La popolazione diminuisce uniformemente sul territorio, ma con maggiore intensità nel Mezzogiorno (-3,1 per mille) rispetto al Nord (-1,8) e al Centro (-2,1). Lombardia (+0,5 per mille) e, soprattutto, Trentino-Alto Adige (+2,3) rappresentano le uniche realta' in cui la popolazione aumenta. Si registrano altrove diminuzioni ovunque, particolarmente intense in Liguria (-7,9 per mille), Valle d'Aosta (-7,2 per mille ), Basilicata (-5,2) e Marche (-5,1).

Nel 2015 si riduce anche la speranza di vita. Alla nascita quella dei primi si attesta a 80,1 anni, con una riduzione di 0,2 sul 2014; quella delle donne invece è di 84,7 anni, in calo di 0,3. Guardando i dati in serie storica (dal 1974, primo anno dal quale l’Istat dispone di una serie continua) non è la prima volta che la speranza di vita alla nascita registra variazioni congiunturali di segno negativo (nel 1975 e nel 1983; nel 1980, nel 2003 e nel 2005 limitatamente alle donne) ma mai di questa intensità, in particolar modo per le donne.

Secondo gli indici demografici dell'Istat,il processo di invecchiamento assoluto e relativo, non arretra. Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale. In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva (15-64 anni) sia quella fino a 14 anni. La prima scende a 39 milioni, il 64,3% del totale, la seconda comprende 8,3 milioni di ragazzi e rappresenta il 13,7%, in calo dal 13,8.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri