Buona Scuola: incremento personale di ruolo e lieve decremento supplenti

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La Ragioneria dello Stato ha pubblicato il conto annuale 2016, da cui è possibile estrapolare i dati relativi al numero del personale della Scuola a tempo sia determinato che indeterminato.

I dati evidenziano due fenomeni che, nonostante il tentativo del Governo Renzi di superarli, continuano a caratterizzare la nostra Scuola.

Nel conto annuale della RdS sono riportati dati relativi all’età media del personale, al numero di personale a tempo indeterminato e a quello a tempo determinato (con incarico al 31/08 o al 30/06).

Il numero del personale a tempo indeterminato dal 2014 è cresciuto di 46.476 unità, passando da 1.038.606 a 1.085.082 unità. Tale aumento è da attribuire senza dubbio alle immissioni in ruolo poste in essere con la Riforma della Scuola.

All’incremento suddetto, però non è corrisposto affatto alcun decremento significativo del precariato: nel 2014, il personale con contratto a tempo determinato era pari a  151.605   unità; nel rapporto appena pubblicato, invece, è pari a 141.996 unità. Pertanto, c’è stato sì una diminuzione ma senza dubbio poca incisiva: si tratta di 9.609 unità.

Ricordiamo al riguardo, che  la Buona Scuola era stata presentata come lo strumento che avrebbe posto fine al precariato scolastico, ma i numeri non lo confermano.

Altro cavallo di battaglia del precedente Governo era quello di abbassare l’età media del personale, ma nel conto annuale l’età media è di 50,6, non certo bassa.

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