Buona Scuola: il Consiglio comunale di Catanzaro dice di NO

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Comunicato stampa PSP-Insegnanti Calabresi – Anche il Consiglio Comunale di Catanzaro dice “NO” alla “Buona scuola di Renzi”!! 

Comunicato stampa PSP-Insegnanti Calabresi – Anche il Consiglio Comunale di Catanzaro dice “NO” alla “Buona scuola di Renzi”!! 

Catanzaro, 24 febbraio 2016. Il Consiglio Comunale approva la Mozione degli Insegnanti Calabresi- Partigiani della Scuola Pubblica e del Comitato “Per la scuola della Repubblica” – Catanzaro e Provincia contro la Riforma Renzi-Giannini, presentata dai Consiglieri Antonio Giglio e Vincenzo Capellupo con il voto unanime di tutte le rappresentanze politiche. Dopo due rinvii, quello del 26 novembre e del 22 gennaio, anche il Consiglio Comunale diCatanzaro si pronuncia negativamente sulla “Buona Scuola” di Renzi, dopo Lamezia Terme, Cinquefrondi (RC), Gimigliano (CZ), Saracena (CS), Cellara(CS).  

Che sia proprio il Comune capoluogo di Regione a pronunciarsi contro la cosiddetta “buona scuola” è senza dubbio un segnaleforte e chiaro di come ormai molti dei nodi della legge 107 stiano inevitabilmente venendo al pettine, primo tra tutti la sua inconfutabileincostituzionalità.  Dal momento che persino il premier ammette che “sulla scuola abbiamo fatto qualche pasticcio”,e promette di correre ai ripari con il coinvolgimento dei docenti, il risultato di oggi è una conferma del malessere che quei “pasticci” hanno generato ingrandissima parte degli operatori e degli utenti della scuola pubblica. Risultato, quello di oggi che, tra l’altro, si oppone decisamente alla posizione assunta dalla Regione Calabria, nella persona delgovernatore Mario Oliverio, che, in data 31 agosto 2015, rigettava la discussione della mozione presentata dai Partigiani della scuola pubblica cheavrebbe potuto modificare l’esito dell’iter legislativo della riforma attraverso il ricorso costituzionale da parte delle Regioni, come invece èavvenuto in Veneto e Puglia.

La mozione approvata oggi dal Consiglio comunale di Catanzaro all’unanimità evidenzia, punto per punto, l’inattuabilità sul territoriodi una legge che, oltre a essere evidentemente sbilanciata a favore della scuola privata, autorizza e favorisce l’ingerenza di soggetti terzi nellagestione della scuola pubblica, con grave minaccia ai principi di imparzialità, democrazia e pari opportunità che stanno alla base della libertà diinsegnamento e del diritto allo studio.   

 

Partigiani della Scuola Pubblica

Insegnanti calabresi- Psp Calabria

 

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