Bullismo a scuola. Movimento MaBasta!: scoppia il fenomeno alla ricerca delle classi “debullizzate”

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Il fenomeno “MABASTA!”, acronimo di “Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti”, creato dagli studenti della classe 1°A dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce è esploso a livello nazionale nel giro di pochissimi giorni.

Il fenomeno “MABASTA!”, acronimo di “Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti”, creato dagli studenti della classe 1°A dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce è esploso a livello nazionale nel giro di pochissimi giorni. Lunedì 15 febbraio i giovani salentini hanno annunciato il loro progetto alla stampa, mercoledì 17 era in prima pagina dell’edizione nazionale del Corriere della Sera, nel fine settimana sono andati in onda servizi al TG1, TG2, Studio Aperto, Radio1. Radio2, Radio3 e Radio24. La pagina Facebook di MaBasta ha registrato oltre 11.000 like in appena dieci giorni e ora, il colpaccio, il servizio su Striscia la Notiza .

A presentarsi alla scuola è stato Luca Galtieri, l’inviato di “Striscia” conosciuto per il tormentone “Ma perché?”, con la sua immancabile e caratteristica giacca rossa e bianca, che ben si è accompagnata al grande logo di Mabasta impresso sulla t-locandina_sm.jpgshirt che i ragazzi gli hanno regalato. In team col tecnico esperto Marco Anelli, hanno realizzato un particolarissimo servizio che ha coinvolto non solo le ragazze ed i ragazzi della 1°A, ma tutta la scuola. Una mattinata sicuramente diversa nei corridoi (e non solo) del prestigioso edificio scolastico, nel centro della città.  

Oltre al servizio in sé, il vero scoop è stato l’annuncio della campagna “Classe Debullizzata” con cui gli studenti leccesi vogliono scovare in tutta Italia le tante classi, appunto, debullizzate, ossia che non presentano alcun fenomeno di bullismo al loro interno. L’idea è quella di dimostrare al paese intero che sono molto più numerose le classi (e di conseguenza gli alunni) immuni al fenomeno che quelle invece in cui il bullismo vive e vegeta. In questo modo gli ideatori sperano di riuscire a far sentire in minoranza e additati i cosiddetti bulli. Ironia della sorte, i bulli che si sentono messi all’angolo. Oltre a quelle della scuola da cui tutto è partito, le primissime classi debullizzate sono la 4°A dell’ITC di Amantea (Cs) e tre classi della scuola media “De Giorgi” di Lizzanello/Merine, la 2°C, 3°B e 3°C.

Bullismo a scuola. MaBasta: quando a dire NO sono gli adolescenti. Orizzonte Scuola tra i partners dell'iniziativa

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