Bonus merito docenti: corretto pubblicare i nominativi dei docenti destinatari

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Nella maggior parte delle scuole i dirigenti hanno già individuato la rosa dei docenti cui assegnare il bonus per la valorizzazione del merito, istituito ai sensi dell’art.1, comma 126 della Legge 107.

Nella maggior parte delle scuole i dirigenti hanno già individuato la rosa dei docenti cui assegnare il bonus per la valorizzazione del merito, istituito ai sensi dell’art.1, comma 126 della Legge 107.

E’ dallo scorso autunno che i componenti dei comitati per la valutazione dei docenti insieme al dirigente scolastico e ai membri esterni, scelti dagli USR di competenza, si sono attivati per la definizione dei criteri sulla base di quelli specificati nel comma 129, stabilendo anche il regolamento tipo da rispettare per la gestione e i lavori all’interno dell’organo collegiale durante le sedute. L’ultima Circolare Ministeriale, la n.1804 del 2016, ha dato precise indicazioni in tal senso: la competenza a fissare i criteri è riservata ai membri del comitato, al dirigente scegliere successivamente i destinatari del bonus.

Se l’attribuzione del bonus da parte del dirigente scolastico è già avvenuta, sarebbe corretto pubblicare sul sito della scuola l’elenco dei docenti destinatari, tutto ciò a garanzia della trasparenza dell’operato del dirigente scolastico che deve aver agito nel pieno rispetto dei criteri formulati dal comitato; ciò sembra a maggior ragione dovuto se in fase di scelta dei criteri detto adempimento è stato deliberato e quindi pienamente condiviso anche dal dirigente scolastico, al quale spetta dare esecuzione alle delibere adottate.

Ricordiamo che il comma 127 della Legge 107 sottolinea che il dirigente scolastico assegna il bonus sulla base di motivata valutazione e quindi sarà opportuno, oltre alla pubblicazione dei criteri, dare contezza delle sue scelte all’intera comunità educante. L’autonomia è partecipazione e condivisione, la Nota 1804 tra l’altro così afferma “è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso” quindi anche un rendere conto alla stessa nel rispetto della trasparenza. Se le cose sono state fatte nel modo giusto sia il donante che il donatario non hanno nulla da temere. La Nota 1804 aggiunge che “inizia un ulteriore percorso innovativo per la valorizzazione della professionalità dei Docenti nelle Istituzioni Scolastiche”, il tutto lasciando intendere che non si può coinvolgere a metà tutto il corpo docenti e poi lasciare che l’operato resti nella segretezza. Le scuole crescono e migliorano quando i componenti si confrontano riconoscendo sia collegialmente che individualmente i punti di forza e le criticità.

A sostegno dell’assunto viene in aiuto una Faq ministeriale che in merito alla pubblicazione cosi’ riporta:

“per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione risulta determinante, innanzi tutto, pubblicare i criteri stabiliti dal Comitato. Mentre in merito alla pubblicazione dei premi per i singoli docenti, mancando un'indicazione di riferimento specifica per la scuola, è opportuno fare riferimento al D. Lgs. 33/2013 come aggiornato da D. Lgs. 97 del 2016 (in vigore dal 23 giugno 2016) all'art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che: "Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti". "Le pubbliche amministrazioni pubblicano i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l'assegnazione del trattamento accessorio e i dati relativi alla sua distribuzione, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi, nonché i dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti". Inoltre risulta quanto mai opportuno che il Dirigente scolastico comunichi le motivazioni delle sue scelte al Comitato di valutazione e a tutta la comunità professionale, in forma generale e non legate ai singoli docenti, proprio per una continua regolazione e qualificazione del processo.”

Non è nemmeno da sottovalutare che la Delibera ANAC n.430 del 2016, nell’Allegato 1, tra i processi a maggior rischio corruttivo riguardanti le istituzioni scolastiche indica la “Costituzione e funzionamento del comitato di valutazione”, il che rimanda alla correttezza delle azioni che sia il dirigente scolastico che i membri del comitato devono rispettare.

Sperando che il Programma triennale per la trasparenza e integrità non diventi solo una sterile sezione dei siti scolastici e che i membri dei comitati neo-costituiti si attivino affinché anche questa storia del bonus non sia a rischio di corruzione.   

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