Bonus 500 euro, più facile entrare alla Nasa che a Pompei. Lettera

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Scrivo per segnalare un certo sconcerto a proposito della spendibilità del buono per la formazione dei docenti.

Sono stata in questi giorni a visitare gli scavi di Pompei e la reggia di Caserta e, nonostante nell’elenco delle istituzioni che accetterebbero i buoni fossero entrambe comprese, quando mi sono presentata con la pagina del buono da generare sul tablet, in entrambe le biglietterie mi sono sentita dire che non capivano di cosa stessi parlando e che in quanto docente dovrei semplicemente esibire la dichiarazione della scuola (che non avevo con me, immaginando fosse superata dalla possibilità di pagare con il buono) per non pagare affatto. Quando ho cercato di insistere, sono stata trattata bruscamente. E ho pagato coi miei soldi.

Solo agli scavi di Ercolano avvrebbero preso il buono, ma me ne sono resa conto solo arrivata di fronte al bigliettaio: lì non ci avevo neanche provato, stufa di esser maltrattata, così ho finito, beffardamente, per pagare con i miei soldi anche lì, per non bloccare la fila il tempo mi ci sarebbe dovuto per entrare nel sito, inserire la password personale, attendere quella inviatami per telefono, inserire anche quella, scegliere il tipo di buono ecc. (nemmeno entrare nel sito della Nasa è così complicato…)

Stando così le cose, spenderò tutto il buono su Amazon, dove è semplice usarlo, ma mi sembra veramente un modo inventato per evitare che gli insegnati spendano questi soldi, almeno in situazioni come quelle descritte, in cui si è in fila insieme a gente impaziente e di fronte a personale non proprio disponibile.

Grazie dell’attenzione

Chiara Gobbi

Tutto sui 500 euro

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