Basta con gli insegnanti non specializzati sul sostegno. Lo chiede l’Anffas

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La “questione” assegnazione su posti di sostegno di docenti non specializzati continua a far discutere e suscitare gli interventi di addetti ai lavori e non e di associazioni di famiglie di disabili.

Ad intervenire questa volta è l’Anfass (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) che si schiera contro le disposizioni, previste da alcuni contratti integrativi regionali sulla mobilità annuale (come quelli di Sicilia e Sardegna), sulla base delle quali è possibile assegnare su posti di sostegno anche docenti senza titolo, previo accantonamento di un numero di posti pari ai docenti specializzati di ruolo  e non.

Il presidente dell’associazione, Roberto Speziale, denuncia anche il fatto che spesso si verificano situazioni per cui un posto di sostegno viene assegnato ad un docente non specializzato perché perdente posto. Situazione questa che si somma alle summenzionate disposizioni.

Speziale denuncia, inoltre, l’errata distribuzione dei posti di sostegno tra i vari Ambiti Territoriali, per cui in alcune province vi sono più posti di sostegno di altre. Ciò fa sì che nelle province, cui sono stati assegnati più posti, gli specializzati vengono assorbiti e si ricorre anche a insegnanti senza titolo; nelle province, cui è stato assegnato un minor numero di posti, non si riesce ad impiegare tutti i docenti specializzati.

La situazione sopra descritta non fa altro che danneggiare gli allievi disabili, oltre ad andare contro la legge (la 194/92).

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