Assunzioni al Liceo Musicale: per la meritocrazia degli utilizzati contro la meritocrazia del Concorso! Lettera

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I docenti delle materie musicali della Scuola Media hanno fino ad ora usufruito della normativa, a tutt’oggi ancora transitoria, delle utilizzazioni al Liceo Musicale:

in sostanza, a causa della mancanza delle specifiche classi di concorso inerenti le materie musicali del Liceo, il Legislatore ha optato fino ad ora, appunto, per utilizzare docenti formati sulle materie “Educazione Musicale” e “Strumento Musicale” (rispettivamente classi di concorso A31/32 e A77) al fine di sopperire alla mancanza di organico di diritto dei Licei Musicali.

Questi docenti, possedendo i requisiti necessari secondo quanto richiesto dalla normativa, si sono negli anni adoperati affinché i requisiti stabiliti in primis per insegnare al Liceo Musicale rimanessero tali nell’ordine di una meritocratica valutazione dei titoli di servizio e culturali: per poter lavorare al Liceo è stato necessario, fin’ora, come sempre e da sempre è avvenuto nell’ambito del sistema scolastico italiano, possedere oltre ai titoli culturali anche il servizio specifico.

Una metodologia di reclutamento che ha contribuito negli anni, a causa del perdurare del ritardo nella definizione delle classi di concorso specifiche (certamente non per volere degli utilizzati), a creare un gruppo di insegnanti titolari in ruolo alla scuola media, ma “utilizzati” in un ruolo diverso.
Tali docenti “utilizzati”, ben volentieri avrebbero optato già da tempo per il passaggio di ruolo al Liceo (evitando dunque anche la discontinuità didattica alle medie), liberando le loro cattedre di titolarità, ma ora si trovano a dover condividere la metà dei posti con i nuovi vincitori di concorso.
Tra questi ultimi si presume, in riferimento alla lettera in questione, ci sia anche un tale signor Stefano Bollani, il quale ritiene che il miglior modo per far valere i propri diritti sia quello di classificare gli utilizzati come “CASTA” che si va rintanando via via sempre più nella torre d’avorio del Liceo Musicale.

Ora però, a “minacciare” i docenti utilizzati giungono i nuovi insegnanti, preparati, giovani, valutati e duramente selezionati dalle prove del Concorso Scuola 2016.
Docenti, questi, in buona parte con titoli di studio ed artistici sicuramente alla pari degli utilizzati. Ma in molti casi non con gli stessi titoli di servizio proprio perché appartenenti ad una categoria più giovane.

“Minacciati” dai legittimi Vincitori di Concorso, che li accusano della colpa di essere docenti di ruolo alle Scuole Medie e dunque non precari o perdenti posto (è bene ricordare che prima di avere quel posto alle medie i docenti hanno svolto anni e anni di servizio in situazione di precariato, fatto parte delle lunghe code delle Graduatorie ad Esaurimento e fatto fior di chilometri per recarsi nelle sedi di servizio), gli utilizzati non fanno altro che difendere i diritti acquisiti COME CHIUNQUE ALTRO FAREBBE AL POSTO LORO, attendendo con pazienza la tanto desiderata mobilità che permetterebbe loro di operare una scelta, dunque di non trovarsi perennemente sotto le luci dei riflettori, e di liberare un numero significativo di posti alle medie al fine di garantire l’insegnamento anche ad altri docenti.

I vincitori di concorso, temprati dalle battaglie di esami scritti in terre lontane, sopravvissuti, a detta loro, a prove pratiche di esecuzione strumentale e usciti vincitori dagli ultimi scontri degli orali, hanno accettato di essere giudicati proprio dagli “utilizzati”, e da loro dichiarati vincitori di concorso; qualcuno però ha pensato bene, solo ora, a conti fatti, di scrivere lettere di protesta fortemente accusatorie nei confronti degli utilizzati.

Forse questo qualcuno però si è guardato bene dal chiedersi prima come è stato possibile aver messo su un concorso come quello della Buona Scuola 2016, finalizzato anche al reclutamento di personale docente per le nuove classi di concorso dei Licei Musicali, sapendo che da vari anni era già in atto una diversa forma di reclutamento consistente appunto nell’utilizzo nei Licei dei docenti delle Scuole Medie.

E cosa hanno fatto i partecipanti al concorso? Esattamente ciò che hanno fatto gli utilizzati tanto accusati: nient’altro che cogliere le occasioni che gli si prospettavano.

Gli utilizzati, ora, controbattono alle accuse dei docenti vincitori del concorso sbandierando la propria preparazione acquisita su campo (quello sulla continuità didattica è solo un elemento che gli accusatori utilizzano a proprio favore), campo tra l’altro in molti casi in via del tutto sperimentale e quindi con percorsi organizzativi e didattici più difficoltosi.

Ora, quando all’orizzonte sembra spuntare per i vincitori di concorso il caldo sole della meritata assunzione, gli “utilizzati” sono intenzionati ad usufruire di ciò che rientra nei propri diritti: il CCNI sulla Mobilità, il 50% delle cattedre disponibili e i “posti dispari”, ossia le cattedre singole che costituiscono molta parte della ricchezza del Licei Musicali.
E badate bene… non dovrebbero nemmeno accontentarsi!

Si preparano quindi a quella che anche per loro, parimenti ai vincitori di concorso, è una battaglia, sbandierando le abilitazioni conseguite, i titoli culturali e il servizio specifico.
In loro aiuto la forza del buon senso, del diritto e della consapevolezza di essere nel giusto!

Per la meritocrazia degli utilizzati contro la meritocrazia del Concorso!!!

Cristina Flocco
Docente utilizzata al Liceo Musicale

RIVISITAZIONE DELLA LETTERA DEL SIG. STEFANO BOLLANI
(Licei musicali: feudalesimo o meritocrazia? Lettera Pubblicata su Orizzonte Scuola il 22 gennaio 2017 alle ore 16:58)
IN CHIAVE DI SCRITTURA DEL DOCENTE UTILIZZATO

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