Anno prova e formazione neo assunti, bilancio iniziale competenze: guida alla compilazione

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Il Miur con la nota n. 28515 del 04/10/2016 ha confermato il modello di formazione, già adottato lo scorso anno scolastico, anche per i docenti neo assunti nel 2016/17 e, in generale, per tutti coloro che svolgeranno l’anno di prova e formazione.

Il citato percorso formativo è disciplinato dal DM n. 850/2015 e dalla nota n. 36167 del 5/11/2015, richiamate dalla nota summenzionata.

La nota, emanata nel corrente anno scolastico (n. 28515 del 4/10/2016), ribadisce che il  percorso si concretizza in 50 ore di formazione complessiva.

Le attività formative si svolgono secondo le seguenti quattro fasi (articolo 6 del DM 850/15): a. incontri propedeutici e di restituzione finale; b. laboratori formativi; c. “ peer to peer ” e osservazione in classe; d. formazione on-line; esse hanno una durata complessiva di 50 ore:

3 ore per l’incontro propedeutico;

3 ore per l’incontro di restituzione finale;

12 ore per i laboratori formativi;

12 ore per le attività di peer to peer e osservazione in classe;

14 ore per la formazione on-line cui devono aggiungersi 3 ore per il bilancio iniziale delle competenze e 3 ore per quello finale (bilanci che tratteremo in punti diversi ma fanno parte dell’attività on-line).

Il primo adempimento, cui sono chiamati i docenti in anno di prova e formazione, è la compilazione del bilancio di competenze iniziale, da cui prende avvio tutto il percorso formativo.

Il bilancio di competenze iniziale permette al docente di “fotografare” quelle che sono le competenze possedute e quelle che dovranno essere acquisite e/o potenziate; sulla base del bilancio si dovrà poi stipulare il patto di sviluppo professionale tra DS e neo immesso (art. 5 del DM 850/2015), al fine di conseguire gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico – metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative (e anche tramite le attività organizzate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole, nonché l’utilizzo eventuale delle risorse della Carta di cui all’articolo 1, comma 121, della Legge 107/2015), che il neo assunto dovrà svolgere durante l’anno di formazione e prova.

L’elaborazione del bilancio, in sostanza, permette di:  “individuare gli aspetti sui quali concentrare l’attenzione del tutor e del neo-assunto nella fase Peer to peer e nella elaborazione del portfolio;  predisporre una documentazione didattica chiara e pertinente da inserire nel portfolio digitale, al fine di individuare icambiamenti necessari a migliorare il proprio agire professionale;  agevolare la preparazione della fase istruttoria curata dal tutor di fronte al Comitato di Valutazione, in ordine al percorsoformativo e professionale del neo-assunto (art. 13, DM 850, 2015);   personalizzare l’attività formativa ai fini della predisposizione del patto per lo sviluppoprofessionale (art. 5, comma 3 DM 150/2015).”

La compilazione del bilancio è frutto di una riflessione del docente neo immesso in collaborazione con il  tutor.

Il bilancio iniziale, così com’è strutturato nel modello Indire, si articola in tre aree di competenza:

1. area delle competenze relative all’insegnamento (didattica);

2. area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (Organizzazione);

3. area delle competenze relative alla propria formazione (professionalità).

All’interno di ciascun ambito di competenza, il neo assunto troverà dei descrittori (alcuni dei quali diversi per ordine e grado di scuola, altri invece comuni a tutti) sui quali riflettere con l’ausilio di domande guida.

Il neo assunto dovrà prendere in considerazione e trattare, per ciascuna area di competenza, da uno a tra descrittori, elaborando un testo discorsivo di massimo 2.000 battute, per descrivere e sintetizzare le ragioni del proprio posizionamento rispetto ai livelli di competenza percepiti.  Il docente pertanto indicherà, per ciascuno dei descrittori trattati, uno dei tre seguenti livelli: 1) ho l’esigenza di acquisire nuove competenze; 2) vorrei approfondire alcuni aspetti; 3) mi sento adeguato al compito.

La compilazione del Bilancio può avvenire prima sul modello cartaceo, il cui contenuto dovrà essere poi riportato nell’equivalente formato digitale, quando sarà reso disponibile attraverso l’ambiente online neoassunti.indire.it.  Può succedere anche che il neo assunto lo compili direttamente online, qualora la piattaforma Indire sia già disponibile e il DS non glielo richieda prima.

Considerato, però, che il DM 850/2015 prevede che il Bilancio sia compilato entro due mesi dalla presa di servizio e il citato ambiente non è ancora disponibile, la compilazione del medesimo avviene in genere dapprima in forma cartacea  e poi online.

Di seguito i descrittori, che il neo assunto si troverà all’interno di ciascuna area di competenza.

AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO (Didattica)

a) Organizzare situazioni di apprendimento:

1.    Individuare con chiarezza le competenze (profili, traguardi, ecc.) che gli allievi devono conseguire

2.    Rendere operativi gli obiettivi di apprendimento individuati, traducendoli in evidenze concrete capaci di supportare la verifica del loro conseguimento

3.    (PRIMARIA, SECONDARIA, compreso SOSTEGNO) Individuare i concetti-chiave della disciplina / porre in relazione i concetti-chiave per costruire un percorso formativo adeguato alla classe, all’alunno

4.    (INFANZIA, compreso SOSTEGNO) Conoscere i concetti fondamentali  dei campi di esperienza

5.    (SOSTEGNO) Elaborare il Piano Educativo Individualizzato (PEI, PEP, PDP…) per gli allievi con bisogni educativi speciali, rendendolo coerente con il percorso della classe

6.    (INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA) Partecipare alla progettazione di percorsi personalizzati e inclusivi  per allievi con particolari problematiche affinché possano progredire all’interno del gruppo classe

7.     Strutturare l’azione di insegnamento, impostando  una relazione coerente tra ciò che gli allievi conoscono già e un percorso didattico caratterizzato da obiettivi, attività, mediatori e valutazione

8.     Verificare l’impatto dell’intervento didattico rimettendone a fuoco gli aspetti essenziali

9.     Utilizzare le tecnologie per migliorare la comunicazione e la mediazione didattica, anche in vista di interventi funzionali e/o compensativi

10.     Prevedere compiti di apprendimento in cui gli allievi debbano fare uso delle tecnologie

11.    Attivare gli allievi nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività “in situazione” aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti

12.    Prefigurarsi i possibili ostacoli di apprendimento e predisporre adeguate

b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo:

13.    Acquisire una visione longitudinale degli obiettivi dell’insegnamento (curricolo verticale)

14.     Rendere visibili agli occhi degli allievi i loro avanzamenti rispetto all’obiettivo prestabilito attraverso un feedback progressivo

15.    Utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa

16.    Fornire indicazioni per consolidare gli apprendimenti e favorire integrazione e ristrutturazioni delle conoscenze a distanza di tempo

17.    Verificare collegialmente l’acquisizione di competenze trasversali (soft skills).

c) Coinvolgere gli allievi nel loro apprendimento e nel loro lavoro:

18.    Lavorare partendo dalle conoscenze degli allievi. Rilevare le conoscenze esistenti e i legami tra le stesse

19.    Costruire ambienti di apprendimento capaci di sollecitare partecipazione, curiosità, motivazione e impegno degli allievi

20.    Sviluppare la cooperazione fra gli allievi e le forme di mutuo insegnamento

21.    Favorire autoregolazione, autonomia e strategie di studio personali

22.    Costruire regole chiare e condivise insieme alla classe

23.    (INFANZIA) Curare l’organizzazione di una giornata educativa equilibrata, ricca di momenti di accoglienza, relazione, gioco, apprendimento, vita pratica

AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA (Organizzazione)

d) Lavorare in gruppo tra insegnanti:

24.    Elaborare e negoziare un progetto educativo di team, costruendo prospettive condivise sui problemi della comunità scolastica

25.    Partecipare a gruppi di lavoro tra insegnanti, condurre riunioni, fare sintesi

26.    Proporre elementi di innovazione didattica da sperimentare

27.    Innescare ed avvalersi di attività di peer-review e peer-learning tra colleghi

28.    (SOSTEGNO) Focalizzare l’attenzione dell’intero gruppo docente (team, consiglio di classe, ecc.) sui temi dell’inclusione

e) Partecipare alla gestione della scuola:

29.    Contribuire alla gestione delle relazioni con i diversi interlocutori (parascolastici, di quartiere, associazioni di genitori, insegnamenti di lingua e cultura d’origine)

30.    (SOSTEGNO) Curare i rapporti con le équipe multidisciplinari ed i servizi specialistici.

31.    Organizzare e far evolvere, all’interno della scuola, la partecipazione degli allievi

32.    Partecipare ai processi di autovalutazione della scuola

33.    Impegnarsi negli interventi di miglioramento dell’organizzazione scolastica.

f) Informare e coinvolgere i genitori:

34.    Coinvolgere i genitori nella vita della scuola

35.    Organizzare riunioni d’informazione e di dibattito sui problemi educativi

36.    Comunicare ai genitori obiettivi didattici, strategie di intervento, criteri di valutazione e risultati conseguiti

37.    (INFANZIA E SOSTEGNO) Assicurare un rapporto personalizzato e accogliente verso singoli genitori

AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE (Professionalità)

g) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione:

38.    Rispettare regole, ruoli e impegni assunti all’interno del proprio contesto professionale

39.    Ispirare la propria azione a principi di lealtà, collaborazione, reciproca fiducia tra le diverse componenti

40.    Contribuire al superamento di pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o religiosa

41.    Rispettare la privacy delle informazioni acquisite nella propria pratica professionale

h) Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative:

42.    Utilizzare efficacemente le tecnologie per ricercare informazioni

43.    Utilizzare le tecnologie per costruire reti e scambi con altri colleghi anche nell’ottica di una formazione continua.

44.    Esplorare le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici

i) Curare la propria formazione continua:

45.    Documentare la propria pratica didattica

46.    Reinvestire, nelle pratiche, i risultati dell’analisi e della riflessione sull’agito

47.    Aggiornare il proprio bilancio di competenze ed elaborare un proprio progetto di sviluppo professionale

48.    Partecipare a programmi di formazione personale e con colleghi, gruppi, comunità di pratiche

49.    Essere coinvolto in attività di ricerca didattica, anche in forma collaborativa

50.    Utilizzare i risultati della ricerca per innovare le proprie pratiche didattiche

nota 4-10-16

D.M. 850/2015

nota del 5/11/2016

Modello Bilancio Indire

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