Alternanza scuola-lavoro, Rapisarda: Al Galilei di Catania protagonista sarà la Convenzione ONU sui diritti dei disabili

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Lo scorso 26 maggio, al Liceo “Galileo Galilei” di Catania, in occasione della chiusura del progetto di alternanza scuola-lavoro Brailllando insieme, si è celebrata una Giornata davvero memorabile.r

“Infatti –dichiara il Direttore scientifico dell’I.Ri.Fo.R. Gianluca Rapisarda-, tanta è stata l’emozione, così come grande la soddisfazione di vedere, per i ragazzi della Quarta H del Liceo catanese e dei loro compagni di scuola, i risultati del loro lavoro. Ovvero la mappa tattile dell’istituto e le produzioni in Braille, in Large-Print (a caratteri ingranditi) e in formato digitale di alcuni capitoli tratti da diverse opere di Galileo Galilei.
Tale progetto ha rappresentato un’iniziativa “unica” nel suo genere in Italia che, grazie al metodo di lettura e scrittura Braille, ha impegnato per un intero semestre gli studenti della scuola etnea in un progetto inclusivo di alternanza scuola-lavoro, nel locale Polo Tattile Multimediale – Stamperia Regionale Braille.”

“A prendere parte alla cerimonia conclusiva –prosegue il Direttore Gianluca Rapisarda-, oltre al sottoscritto, erano presenti la dirigente scolastica del liceo etneo “Galileo Galilei” Gabriella Chisari, il direttore generale del Polo Tattile Pino Nobile e il presidente della Stamperia Regionale Braille Nino Novello. In prima fila i venticinque studenti della Quarta H dell’istituto etneo.”

“Per gli eccezionali risultati raggiunti –spiega Gianluca Rapisarda-, Braillando insieme rappresenta solo il punto d’inizio, verso un percorso che prevede obiettivi sempre più impegnativi e ambiziosi per i ragazzi del Liceo Galilei di Catania. In questo momento i protagonisti sono stati gli alunni della Quarta H, domani lo saranno i loro compagni delle altre classi.”

“Infatti aggiunge il Direttore Gianluca Rapisarda-, convinti più che mai che oggi c’è bisogno di azioni concrete per far comprendere a tutti i giovani cosa significhi civiltà in una società resa sempre più precaria e “liquida” dall’attuale crisi economica e morale, su proposta dello scrivente, al termine dell’incontro, si è stabilito che la nuova esaltante “sfida” in rete di alternanza scuola-lavoro tra il Liceo catanese e la Stamperia Regionale Braille sarà , per il prossimo anno scolastico, la realizzazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in Braille ed in “nero-Braille (innovativo sistema di letto-scrittura brevettato dalla Stamperia Braille etnea, consistente nella produzione di un testo con caratteri in simultanea sia in nero, ovvero l’alfabeto convenzionale, sia in Braille.”

“L’obiettivo principale di tal enuovo lungimirante progetto di “alternanza” del Galilei di Catania –precisa Gianluca Rapisarda- è quello di far girare per l’Italia presso le varie scuole di ogni ordine e grado la propria Convenzione ONU sui diritti dei disabili che sarà prodotta in Braille ed in nero braille, al fine di farla diventare il “manifesto” della scuola italiana contro tutte le barriere e per i diritti umani e di far consegnare la sua copia in inglese direttamente al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite dagli allievi dell’Istituto catanese impegnati nell’iniziativa “I Diplomatici del Galileo Galilei.”

In proposito, sottolinea il Direttore scientifico Gianluca Rapisarda: “Sono certo che far conoscere ai giovani studenti del Terzo Millennio i “civilissimi” diritti delle persone con disabilità, sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 2006, ci permetterà di far loro comprendere le potenzialità dell’altro, rispettandone  la dignità qualunque abilità e caratteristica lo contraddistingua, e, conseguentemente, di insegnare loro ad apprezzare ed accogliere la diversità come una “ricchezza“ di ogni situazione sociale.”

Conclude Gianluca Rapisarda: “L’auspicio è che Braillando insieme possa costituire un “modello” nazionale di riferimento per tutte le istituzioni scolastiche italiane. L’alternanza scuola-lavoro, infatti, non deve essere vissuta dagli alunni come un noioso “adempimento formale” ma, al contrario deve coinvolgerli in stages professionali dal forte impatto “umano e formativo”, educandoli sin dai banchi di scuola ad abbattere i pregiudizi ed a far volgere il loro sguardo dal “cortile” dell’indifferenza verso nuovi orizzonti di umanità.”

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