“Ai miei studenti di ieri”, poesia dedicata da un precario ai suoi ex alunni

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Pubblichiamo la poesia, inviataci in redazione, da un docente di lettere precario in procinto di entrare di ruolo tramite il Concorso.

Nella poesia, il docente in questione si augura di aver asciato un “segno”, sia esso di carattere affettivo, relazionale o culturale.

La poesia

AI MIEI STUDENTI DI IERI

Spero di aver donato
un po’ di forza per la vita,
un motivo su cui riflettere,
un episodio di cui sorridere,
un dubbio da sciogliere,
un sogno da coltivare,
una parola che ricorderai…
Spero di aver lasciato
un gesto di comprensione,
una voce che rimarrà dentro,
la curiosità di conoscere l’altro,
una idea da sviluppare,
una magia del domani,
una memoria lieve della Storia,
un pensiero per sempre…
Spero di aver lasciato
un affetto indelebile,
un abbraccio per essere forti,
una lettera da rileggere,
una fiammella da tenere accesa,
una cartolina come segnalibro,
una locandina per intenditori,
un amore sconfinato…
Spero di aver donato
almeno quanto ho ricevuto.
Spero di aver lasciato
almeno quanto ho preteso.

(Prof. Pier Paolo Segneri)

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