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Acerra riscopre e interpreta Virgilio

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In data 15 Febbraio 2017, il Liceo “Alfonso Maria De’ Liguori” di Acerra ha avuto come ospite l’illustre Professore Crescenzo Formicola, che ha tenuto una conferenza trattando un tema importantissimo per noi studenti di letterature classiche: la traduzione e l’interpretazione dei classici latini.

“Dopo due certamina, mi sento a casa!” afferma il Prof. Formicola, presidente della Commissione Giudicatrice del Certamen Acerranum giunto alla III edizione, dando così il via al suo discorso che si è rivelato essere non solo incredibilmente interessante, ma anche di grande aiuto per quanto riguarda l’approccio di noi studenti ai classici.

L’incontro è stato inoltre propedeutico per gli studenti che presto affronteranno il Certamen Acerranum tertium. Erano in molti, difatti, a prendere appunti, ad ascoltare attentamente le indicazioni del docente e ad osservare minuziosamente ogni dettaglio di questa o quell’altra traduzione dei passi di Virgilio.

“Essere fedeli alla traduzione è il modo “migliore” per essere INFEDELI al testo tradotto, cioè al PROTOTESTO. Ciò che noi andiamo realmente a tradurre è il METATESTO.”.

Con questa affermazione, il Prof. Formicola esprime chiaramente un concetto chiave: la traduzione ‘letterale’, cioè che non lascia spazio all’interpretazione, è decisamente poco indicata per le più svariate ragioni. Tradurre un testo in maniera letterale non solo non ci consentirà di capirlo a pieno, ma annullerà totalmente quell’aspetto squisitamente poetico che può pervenire a noi solo grazie all’interpretazione.

Chi l’avrebbe mai detto che, col termine “explicare”, Catullo stesse rendendo un omaggio letterario a Cornelio Nepote, basandosi esclusivamente sul fatto che Cornelio Nepote stesso avesse già usato questo vocabolo antecedentemente? Queste, ed altre chicche sono state condivise durante la conferenza. E’ indubbio dire, quindi, che sia i nostri professori, sia i nostri giovani latinisti abbiano avuto pane per i loro denti.

“Il gioco della traduzione è fatto di continui compromessi. E’ un gioco in cui l’autore negozia continuamente con se stesso e con il poeta che ha davanti. E comunque, rimane sempre addolorato”.

Questa citazione del prof. Formicola riguardo la figura del traduttore appare particolarmente adatta per inviare un grande “in bocca al lupo” ai partecipanti al Certamen Acerranum tertium: doveroso un ringraziamento al Professore Crescenzo Formicola per averci regalato una lezione di grande spessore culturale ed emotivamente coinvolgente. Il Liceo “Alfonso Maria De’ Liguori” custodirà, coltivndolo, tutto ciò che è stato espresso durante la conferenza.

Alessandro Baiano, IV A classico

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