95% studenti interessato a primo soccorso. A dirlo indagine SKUOLA.net

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Cosa accadrebbe se uno studente perdesse i sensi in un normale giorno di scuola?

In un’ipotetica classe di 20 persone, una si farebbe prendere dal panico, 8 chiamerebbero un’ambulanza senza nemmeno assicurarsi che ce ne sia effettivamente bisogno e un paio inizierebbero a prendere a schiaffi il poveretto. Un caos che di certo non gli salverebbe la vita. A dirlo sono i dati allarmanti di un’indagine svolta su circa 9.500 ragazzi dagli 11 ai 25 anni condotta da Skuola.net e da IRC, ItalianResuscitationCouncil, Associazione scientifica senza scopo di lucro che aderisce a EuropeanResuscitationCouncil e che si occupa della formazione degli operatori sanitari e dei laici alla rianimazione cardiopolmonare, che promuove peraltro ‘Viva!’, la settimana per la rianimazione cardiopolmonare.

Proprio per inaugurare Viva! 2016, che inizia oggi e prosegue fino al 23 ottobre con eventi in tutta Italia, Skuola.net e IRC hanno deciso di unire le forze per capire quale fosse la situazione nelle scuole italiane. Tornando all’indagine, è emerso che la quasi totalità (95%) degli studenti è assolutamente consapevole dell’importanza di sapere come rianimare una persona in arresto cardiaco. Lo conferma anche il fatto che quasi altrettanti vorrebbero rendere obbligatorio lo svolgimento di alcune ore di teoria e pratica di tecniche di primo soccorso a scuola.

In quanto a tecniche di primo soccorso i nostri studenti, rileva Skuola.net, “non se la cavano brillantemente, eppure quasi tutti riconoscono l’importanza di saperle applicare, tanto che ne vorrebbero introdurre l’insegnamento obbligatorio a scuola”. In ogni caso almeno 2 intervistati su 5 avrebbero il sangue freddo di avvicinarsi e scuotere leggermente il compagno privo di sensi per vedere se riesce a riprendere conoscenza. Peccato che nel caso in cui questo non accada, più di 1 su 5 non sarebbe neanche in grado di capire se respira. Quindi, i ragazzi chiamerebbero i soccorsi? Non tutti: 1 su 8 preferirebbe telefonare ai genitori del suo compagno, un altro 5% si bloccherebbe in preda al panico.

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